Dormo da un cuoco, 2023

Francesca Bazzurro
Residenza. Esposizione personale. Galleria Bonvini 1909, Milano, Italia.
La residenza

Dall'autunno del 2022, una sperimentazione tra il ludico e il serioso, tra l'ironico e il cannibale, pescando dal suo classico vocabolario. Parti di corpo stampati in molteplici composizioni, con l'utilizzo principalmente di linoleumgrafia, mescolato ad altre tecniche come: monotipia, tipografia, timbri e interventi manuali; su diversi tipi di carta, anche su fogli antichi già stampati tipograficamente.

A14 ha accompagnato tutta la ricerca e stampato una serie di esemplari con l'artista.

L'esposizione

Nel marzo 2023 inaugura la personale tematica Dormo da un cuoco nella galleria di Bonvini 1909 con più di novanta opere esposte.
La mostra e il catalogo sono curati da Marta Sironi con testi di Maria Sebregondi, Giusi Quarenghi, Giovanna Zoboli.

Portami in gita. Dal testo di Marta Sironi
[...] Dialogo con Francesca Bazzurro e Daniela Lorenzi in stamperia:
...F. Mi piace raccogliere un simbolo, farne un disegno come fosse un’icona
e poi aspettare che ci caschi dentro una frase, un altro pezzo di disegno. I
miei carnet sono realizzati per continue sovrapposizioni. Chi sfoglia il carnet
e lo legge in maniera consequenziale trova una storia collettiva, dove
ognuno legge una storia diversa.
M. Leggo in un tuo taccuino: “il collage è donna” ... e la stampa? Cos’è
per te la stampa?
F. Ho scelto la stampa perché fisso un'immagine e posso ripeterla e combinarla
con altre, e ogni esito è diverso. Il soggetto è una scusa per indagare,
per ripetere la stessa icona in varie composizioni. Mi interessa lo
stampare: l’alchimia della stampa, l’incontro con i materiali, il loro parlare
insieme: matrici, inchiostri, carte, rulli, sgorbie, garze, torchio, pressa [...]
Dormo da un cuoco. Giusi Quarenghi
[…] pareti cardiache, membrane gastriche, labbra le piccole e le grandi, ex voto
di passi, dita che tracciano codici, mani in prova, la riga rotonda di ogni inizio,
davanti, dietro
Ogni giorno è un giorno dopo, quando si ricomincia con quello che c’è.
Le carte. Non supporti, opere. Le carte respirano con i colori e con le forme
Insieme fanno l’opera, scritture di forme, corpi di parole
Le parole. Le vede, le raccoglie, le apre, come mandorle.
Di quelle buone si fa guscio. E le semina[…]

Sonetto spurio del cuoco indiziario. Maria Sebregondi
Fata di cuori bianche bugie
dita e carezze manomanie
stralci bluette di corpo alfabetico
in ogni pezzo trovo l’archetipo.
 
Clitofollie clitoforie
vagine vaganti vulvotipie
il cuore ansante mi fa il solletico
stomaco ardente forse ipotetico.
 
Bignè di arterie e valvole
trapunte confortevoli
dal giallo al mordoré la carta è un canapé.
 
Le mani son grancevole
pinzette carezzevoli
un tango col casqué sul pelvico pavé.
 

Dormo da un cuoco, 2023

Francesca Bazzurro
Residenza. Esposizione personale. Galleria Bonvini 1909, Milano, Italia.
La residenza

Dall'autunno del 2022, una sperimentazione tra il ludico e il serioso, tra l'ironico e il cannibale, pescando dal suo classico vocabolario. Parti di corpo stampati in molteplici composizioni, con l'utilizzo principalmente di linoleumgrafia, mescolato ad altre tecniche come: monotipia, tipografia, timbri e interventi manuali; su diversi tipi di carta, anche su fogli antichi già stampati tipograficamente.

A14 ha accompagnato tutta la ricerca e stampato una serie di esemplari con l'artista.

L'esposizione

Nel marzo 2023 inaugura la personale tematica Dormo da un cuoco nella galleria di Bonvini 1909 con più di novanta opere esposte.
La mostra e il catalogo sono curati da Marta Sironi con testi di Maria Sebregondi, Giusi Quarenghi, Giovanna Zoboli.

Portami in gita. Dal testo di Marta Sironi
[...] Dialogo con Francesca Bazzurro e Daniela Lorenzi in stamperia:
...F. Mi piace raccogliere un simbolo, farne un disegno come fosse un’icona
e poi aspettare che ci caschi dentro una frase, un altro pezzo di disegno. I
miei carnet sono realizzati per continue sovrapposizioni. Chi sfoglia il carnet
e lo legge in maniera consequenziale trova una storia collettiva, dove
ognuno legge una storia diversa.
M. Leggo in un tuo taccuino: “il collage è donna” ... e la stampa? Cos’è
per te la stampa?
F. Ho scelto la stampa perché fisso un'immagine e posso ripeterla e combinarla
con altre, e ogni esito è diverso. Il soggetto è una scusa per indagare,
per ripetere la stessa icona in varie composizioni. Mi interessa lo
stampare: l’alchimia della stampa, l’incontro con i materiali, il loro parlare
insieme: matrici, inchiostri, carte, rulli, sgorbie, garze, torchio, pressa [...]
Dormo da un cuoco. Giusi Quarenghi
[…] pareti cardiache, membrane gastriche, labbra le piccole e le grandi, ex voto
di passi, dita che tracciano codici, mani in prova, la riga rotonda di ogni inizio,
davanti, dietro
Ogni giorno è un giorno dopo, quando si ricomincia con quello che c’è.
Le carte. Non supporti, opere. Le carte respirano con i colori e con le forme
Insieme fanno l’opera, scritture di forme, corpi di parole
Le parole. Le vede, le raccoglie, le apre, come mandorle.
Di quelle buone si fa guscio. E le semina[…]

Sonetto spurio del cuoco indiziario. Maria Sebregondi
Fata di cuori bianche bugie
dita e carezze manomanie
stralci bluette di corpo alfabetico
in ogni pezzo trovo l’archetipo.
 
Clitofollie clitoforie
vagine vaganti vulvotipie
il cuore ansante mi fa il solletico
stomaco ardente forse ipotetico.
 
Bignè di arterie e valvole
trapunte confortevoli
dal giallo al mordoré la carta è un canapé.
 
Le mani son grancevole
pinzette carezzevoli
un tango col casqué sul pelvico pavé.