1998 Il Mercante di Stampe. Presentazione, testo Marcello e Rosalba Tabanelli
Quando si parla di libro d'artista a Milano, il riferimento immediato è all'Atelier di Giorgio Upiglio e alla sua prestigiosa ed “eroica” storia. Da Morandi a De Chirico, da Gûnter Grass a Lam, da Duchamp a Baj, da Del Pezzo a Giacometti, ad Alechinsky, Adami e Paladino.
Basta sfogliare un suo catalogo che si resta stupefatti che tutta la storia dell'incisione europea abbia calpestato i disagevoli scalini di via Fara o frequentato il seminterrato di via Olmetto.
Un tale maestro non poteva che avere una forte equipe di stampatori, come il nipote Daniele Upiglio e Daniela Lorenzi, che sullo stesso spirito ha creato l'Atelier 14. Una stamperia di giovani artisti che prosegue in modo autonomo ma con la stessa professionalità etica con tutte le invenzioni e “re-invenzioni” possibili ad uso del linguaggio di ogni singolo artista. Tornando indietro nel tempo - e alle edizioni di Giorgio Upiglio - mi viene in mente Wilfredo Lam con “Apostroph'Apocalipypse”, testo di Ghérasim Luca con 14 acqueforti e acquetinte di Lam, oppure Emilio Scanavino con “A mezzo della notte” del 1968, poesie di Gianni Malarba, con 15 litografie di Scanavino, o ancora Mimmo Paladino con “Piccolo circolo chiuso” del 1991 con testo di Salvatore Licitra.
Per l'etica stessa di Giorgio Upiglio “...Tutti i libri hanno la loro importanza, altrimenti non li avrei fatti!” dice, si avverte però quando la sintonia d'intesa è perfetta fra artista e stampatore come in “Duale” di Sandro Martini del 1976, con poesie di Brandolino Brandolini D'Adda e con 9 incisioni di Martini.
Del “Duale” Vanni Scheiwiller ha detto: “...è il più bel libro del dopoguerra...” ( da “Cinquant'anni di cultura a Milano 1936/1986”, Edizioni Scheiwiller, Milano 1986) malgrado sia accompagnato da un testo di non sua piena soddisfazione, infatti quasi tutti i libri di Martini hanno un testo scritto di mano dall'artista o di prestigio storico come nel volume per i “Cento amici del libro” accompagnato da poesie inedite giovanili di Saba, e presentato nel 1999 alla libreria Trivulziana al Castello Sforzesco di Milano.
Vale la pena brevemente riassumere le storia di questa prestigiosa associazione, con sede a Milano ma nata a Firenze e adesso conservata dalla presidenza di Alberto Falk che negli ultimi anni aveva coinvolto Vanni Scheiwiller quale direttore artistico.
L'intenzione di Scheiwiller è stata di fare dei veri libri di artista, ciò che prima, malgrado la presenza di illustri maestri, si limitava ad essere il libro di altissimo livello tipografico, di fatto Mardegstein è stato il loro stampatore d'elezione, accompagnato da una “pagina stampata”.
Altro libro editato dalla Grafica Uno di Upiglio è Ladro di sogni con testo e immagini di Sandro Martini, stampato da Daniele Upiglio e Daniela Lorenzi e presentato al Il mercante di stampe nel 1998 con una mostra significativa, che ha messo in evidenza la nascita e la conclusione di un libro d'artista, con l'intero discorso dl menabò, bozzetti, prove di stampa... ecc. E solo grazie ad una forte intesa tra artista, scrittore, poeta, stampatore, editore e tipografo che si riesce ad ottenere questi risultati che contrassegna la professionalità e l'inventiva che distingue il libro d'artista dal libro illustrato.
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